Come undicesimo ed ultimo diario di viaggio, ho pensato di unire in un unico report le mie due passioni, la Svizzera e l’Alaska. Ne nasce quindi un viaggio con partenza Zurigo ed arrivo proprio in Alaska, ad Anchorage. È una strana coincidenza che queste due città, pur essendo le più importanti delle rispettive nazioni, non ne siamo le capitali.
Questa volta, non vestirò i panni del solito pilota, ma di un famoso blogger e fotografo di aviazione che viaggia come passeggero, invitato da alcune compagnie aeree. Dopo numerose mail con le varie compagnie, con vari scambi reciprochi di richieste e disponibilità, sono riuscito a programmare l’itinerario:
Partenza da Zurich Kloten con la Swiss per Amsterdam Schipol, tratta intercontinentale con KLM fino a New York JFK, coast to coast con la JetBlue fino a Seattle Tacoma, per poi pernottare una notte e ripartenza al mattino seguente per Anchorage Ted Stevens con la mia adorata Alaska Airlines.
Ovviamente ci sono routing decisamente più brevi, ma lo scopo era recensire diverse compagnie ed avere diverse tipologie di vettori, low-cost e compagnie di bandiera.
Una mattina presto di aprile, il tram che dal centro della città porta a Kloten, si ferma proprio davanti all’ingresso del centro commerciale annesso all’aeroporto. Si aprono silenziosamente le porte, il mio assistente ed io scendiamo ed inizia qui ufficialmente il nostro viaggio.
Passati i filtri di sicurezza, raggiungiamo la zona A degli imbarchi ed attraverso l’imponente vetrata del terminal, vediamo già il nostro aereo. Arriviamo al gate A42 mentre stanno annunciando l’imbarco del volo LX724 per Amsterdam. Il capo scalo della Swiss, che ci attende, ci accompagna a bordo per presentarci all’equipaggio; prima di salire però scattiamo una foto nel Jetbridge al nostro A320 Neo marche HB-JDE ed incontriamo la rampa del volo che ci riconosce e ci promette di mandarci delle foto da sottobordo.
Prendiamo posto e pochi minuti dopo termina l’imbarco e viene chiusa la porta. Ovviamente, con precisione svizzera, sblocchiamo un minuto in anticipo, sono le 7:14, mentre ho in mano il telefono per mettere la modalità aerea, arriva un messaggio con un paio di scatti fatti dalla rampa pochi secondi prima durante il pushback e la messa in moto.
Praticamente abbiamo immagini in diretta…. Vediamo poi questa persona (molto gentile e disponibile), mostrare il pin al cockpit ed allontanarsi. Dal finestrino scattiamo una foto alla torre di controllo e finalmente ci muoviamo.
Decolliamo dalla pista 28, c’è solamente un po’ di foschia, ma è ancora abbastanza presto. Dopo quasi 50 minuti dal nostro decollo da Zurigo, iniziamo la discesa verso Amsterdam.
Per fortuna che la giornata è stupenda, perché la nostra STAR prevede di sorvolare il gigantesco porto di Rotterdam. Scattiamo un po’ di foto e pochi istanti dopo tocchiamo terra sulla pista 06.
Arriviamo allo stand C9 del satellite C decisamente in anticipo. Visto la giornata tipicamente primaverile ed un transito di più di cinque ore, ne approfittiamo per fare un po’ di spotting.
Purtroppo però le previsioni meteo per New York sono pessime. Sono previsti pioggia e vento.
Alle 12:00 abbiamo appuntamento con un responsabile di KLM e con la crew al gate E24 del nostro volo KL641, operato con un nuovissimo Boeing 787-10 marche PH-BKF. Ci vengono forniti delle pettorine ad alta visibilità e veniamo accompagnati sul piazzale per effettuare con il comandante il walk around. Siamo già nel pieno delle operazioni sottobordo. Stanno già rifornendo, caricando il catering e la merce. Mentre scattiamo decine di foto, arrivano anche i contenitori dei bagagli. Il comandante poi mi invita a prendere addirittura posto in cockpit per l’ avvicinamento. Per il viaggio invece mi godrò la business class.
Con una decina di minuti di ritardo, sblocchiamo e dopo ben 20 minuti di rullaggio raggiungiamo la pista 36C.
Speriamo di recuperare in volo perché non abbiamo tantissimo tempo di transito e il Kennedy è immenso e molto congestionato. Alle 14:05 stacchiamo le ruote dalla pista ammirando la fitta rete di canali della città olandese.
Raggiungiamo la quota di crociera iniziale, FL360, in circa 20/25minuti mentre circa un’ora dopo il nostro decollo, lasciamo le coste irlandesi per iniziare la trasvolata atlantica.
Continua…
Questa volta, non vestirò i panni del solito pilota, ma di un famoso blogger e fotografo di aviazione che viaggia come passeggero, invitato da alcune compagnie aeree. Dopo numerose mail con le varie compagnie, con vari scambi reciprochi di richieste e disponibilità, sono riuscito a programmare l’itinerario:
Partenza da Zurich Kloten con la Swiss per Amsterdam Schipol, tratta intercontinentale con KLM fino a New York JFK, coast to coast con la JetBlue fino a Seattle Tacoma, per poi pernottare una notte e ripartenza al mattino seguente per Anchorage Ted Stevens con la mia adorata Alaska Airlines.
Ovviamente ci sono routing decisamente più brevi, ma lo scopo era recensire diverse compagnie ed avere diverse tipologie di vettori, low-cost e compagnie di bandiera.
Una mattina presto di aprile, il tram che dal centro della città porta a Kloten, si ferma proprio davanti all’ingresso del centro commerciale annesso all’aeroporto. Si aprono silenziosamente le porte, il mio assistente ed io scendiamo ed inizia qui ufficialmente il nostro viaggio.
Passati i filtri di sicurezza, raggiungiamo la zona A degli imbarchi ed attraverso l’imponente vetrata del terminal, vediamo già il nostro aereo. Arriviamo al gate A42 mentre stanno annunciando l’imbarco del volo LX724 per Amsterdam. Il capo scalo della Swiss, che ci attende, ci accompagna a bordo per presentarci all’equipaggio; prima di salire però scattiamo una foto nel Jetbridge al nostro A320 Neo marche HB-JDE ed incontriamo la rampa del volo che ci riconosce e ci promette di mandarci delle foto da sottobordo.
Prendiamo posto e pochi minuti dopo termina l’imbarco e viene chiusa la porta. Ovviamente, con precisione svizzera, sblocchiamo un minuto in anticipo, sono le 7:14, mentre ho in mano il telefono per mettere la modalità aerea, arriva un messaggio con un paio di scatti fatti dalla rampa pochi secondi prima durante il pushback e la messa in moto.
Praticamente abbiamo immagini in diretta…. Vediamo poi questa persona (molto gentile e disponibile), mostrare il pin al cockpit ed allontanarsi. Dal finestrino scattiamo una foto alla torre di controllo e finalmente ci muoviamo.
Decolliamo dalla pista 28, c’è solamente un po’ di foschia, ma è ancora abbastanza presto. Dopo quasi 50 minuti dal nostro decollo da Zurigo, iniziamo la discesa verso Amsterdam.
Per fortuna che la giornata è stupenda, perché la nostra STAR prevede di sorvolare il gigantesco porto di Rotterdam. Scattiamo un po’ di foto e pochi istanti dopo tocchiamo terra sulla pista 06.
Arriviamo allo stand C9 del satellite C decisamente in anticipo. Visto la giornata tipicamente primaverile ed un transito di più di cinque ore, ne approfittiamo per fare un po’ di spotting.
Purtroppo però le previsioni meteo per New York sono pessime. Sono previsti pioggia e vento.
Alle 12:00 abbiamo appuntamento con un responsabile di KLM e con la crew al gate E24 del nostro volo KL641, operato con un nuovissimo Boeing 787-10 marche PH-BKF. Ci vengono forniti delle pettorine ad alta visibilità e veniamo accompagnati sul piazzale per effettuare con il comandante il walk around. Siamo già nel pieno delle operazioni sottobordo. Stanno già rifornendo, caricando il catering e la merce. Mentre scattiamo decine di foto, arrivano anche i contenitori dei bagagli. Il comandante poi mi invita a prendere addirittura posto in cockpit per l’ avvicinamento. Per il viaggio invece mi godrò la business class.
Con una decina di minuti di ritardo, sblocchiamo e dopo ben 20 minuti di rullaggio raggiungiamo la pista 36C.
Speriamo di recuperare in volo perché non abbiamo tantissimo tempo di transito e il Kennedy è immenso e molto congestionato. Alle 14:05 stacchiamo le ruote dalla pista ammirando la fitta rete di canali della città olandese.
Raggiungiamo la quota di crociera iniziale, FL360, in circa 20/25minuti mentre circa un’ora dopo il nostro decollo, lasciamo le coste irlandesi per iniziare la trasvolata atlantica.
Continua…