MSFS Volo Ambulanza alle Shetland

I-stef

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Il report di oggi racconta una giornata ai comandi di un Beechcraft KingAir 350, appena acquistato dall’Australia, in servizio come volo ambulanza in Scozia. Partendo dall’isola di Barra, raggiugneremo le Shetland, precisamente un piccolo campo volo nell’isola di Bruray per prelevare un pescatore infortunato e lo porteremo poi nella vicina isola di Mainland dove c’è l’ospedale di Lerwick, per poi rientrare a Barra a fine missione.

L'aeroporto di Barra è un aeroporto a pista breve (STOL, dall'inglese Short Take-Off and Landing) situato nella larga baia di Traigh Mhòr, nel lembo settentrionale dell'isola di Barra, nelle Ebridi Esterne, in Scozia. È il solo aeroporto al mondo la cui pista di atterraggio è costituita da una spiaggia. Lo scalo è amministrato dalla Highlands and Islands Airports Limited, gestore della gran parte degli aeroporti regionali in Scozia e nelle isole della costa. L'aeroporto di Barra venne realizzato nel 1936, quando una compagnia scozzese cominciò a offrire voli su richiesta verso Barra e il 7 agosto 1936 il Ministero dell'Aviazione britannico autorizzò l'operatività dello scalo. La compagnia Loganair operò la rotta Glasgow-Tiree-Barra per conto di British Airways dall'apertura di questa rotta nel 1974 e poi in proprio dal 1975 al 1994, quando la Loganair cedette la rotta alla Highland and Islands Airports Limited. Lo scalo è costituito da un unico terminal aeroportuale che integra anche la torre di controllo, mentre la spiaggia è attrezzata con tre piste poste disposte a triangolo, segnate da pali permanenti in legno alle estremità, con orientamento 07/25, 11/29 e 15/33, e le cui dimensioni sono rispettivamente 799 m di lunghezza per 60 m di larghezza, 680 x 46 m e 846 x 46 m. Questo permette quasi sempre ai DHC-6 Twin Otter che utilizzano l'aeroporto di atterrare in presenza di vento. Con l'alta marea, queste piste d'atterraggio sono sott'acqua: i tempi di volo cambiano quindi con le maree. L’aeroporto di Barra serve circa 10.000 passeggeri all’anno. Non è attrezzato per il servizio notturno, sebbene alcuni voli di emergenza utilizzano occasionalmente l'aeroporto di notte, con luci montate su veicoli per illuminare la pista e con strisce riflettenti appoggiate sulla spiaggia. La spiaggia è normalmente aperta al pubblico quando non vi sono operazioni di volo, e frequente meta di raccoglitori di molluschi.


La nostra centrale operativa, riceve la chiamata che è ancora buio. Alle 8:02 mentre sta albeggiando saliamo a bordo del nostro aeroplano ed iniziamo ad effettuare tutte le procedure per poter decollare, per poi inserire la rotta e dare un’occhiata al meteo. A bordo siamo in tre, due piloti ed un medico. Abbiamo circa 800 kg di carburante, sufficiente a coprire tutta la giornata. Effettuata la messa in moto, riceviamo l’ok dalla torre per decollare verso il mare. La marea non è ancora arrivata, pertanto la sabbia è abbastanza asciutta e compatta. Decolliamo velocemente grazie al forte vento contrario e sul mare viriamo a sinistra per dirigerci a nord. Siamo autorizzati a raggiungere i 7000 piedi.






Saliamo poi a 13000 piedi, sorvolando l’arcipelago delle isole Ebridi; arrivati alla nostra quota di crociera di FL310, puntiamo sul mare aperto direttamente verso le isole Shetland, sfiorando la costa Nord della Scozia per poi atterrare, mantenendo una velocità di circa 300kts dopo un’ora e dieci minuti sul minuscolo campo volo di Out Skerries adiacente al porticciolo dove è attraccato il peschereccio con il marinaio ferito. Le condizioni meteo al momento sono ottimali, qualche nuvoletta lungo il percorso, mentre a destinazione è presente solo un vento forte, ma la visibilità è buona. Speriamo che si mantenga così fino al nostro arrivo.

Le Out Skerries sono un gruppo di isole facente parte delle Shetland, in Scozia. Esse si trovano circa quattro miglia a nord-est dell'isola di Whalsay e costituiscono la parte più orientale della Scozia, a soli 320 chilometri dalla Norvegia.Le isole principali, tutte di piccole dimensioni, sono Housay, Bruray e Grunay. La popolazione ammonta a soli 76 abitanti. Le prime due isole sono abitate e sono collegate da un ponte sospeso. Le isole possiedono una scuola elementare e una scuola media, due negozi, uno stabilimento per la lavorazione del pesce, una pista d'atterraggio ed una chiesa. La scuola media è la più piccola del Regno Unito: dal 2015 essa conta un solo studente. La principale attività economica esercitata sulle isole è la pesca.

Ovviamente tutta la fase di approccio ed atterraggio sarà fatta manualmente ed a vista, non essendoci nessun ausilio strumentale al volo sulla piccola isola. Dopo circa 60 minuti iniziamo la discesa. Vediamo sulla nostra sinistra il piccolo arcipelago. Atterreremo da nord est, in modo di avere il vento contro.

Come riferimento prendiamo il faro Bound Skerries che si trova proprio in linea con la pista. Il panorama è mozzafiato, piccole isolette rocciose sferzate dal vento e dalle onde annunciano l’approssimarsi delle tre isole maggiori. Scorgiamo la pista davanti a noi con una certa preoccupazione, è minuscola…. Sfioriamo il faro e pochi secondi tocchiamo terra, brusca frenata, invertitori di spinta e sfruttiamo anche la pendenza della pista per fermarci in tempo prima della recinzione a fondo pista. Spegniamo i motori vicino ad una casetta dove hanno portato il pescatore.






Imbarcato la barella ed un accompagnatore, chiudiamo il portellone, facciamo un’inversione e mentre ripercorriamo la pista a ritroso per poter decollare con il vento contrario, dal porto i pescherecci suonano le loro sirene per augurare al nostro trasportato buona fortuna. Arrivati a fondo pista, giriamo nuovamente nella stretta striscia di asfalto circondata da uno steccato e diamo manetta. Facciamo una ampia virata a sinistra, passando sul porticciolo e lasciamo le tre isole Out Skerries.



Continua….
 

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Saliamo a 4000 piedi e puntiamo verso l’aeroporto di Lerwick.
Questa volta il volo dura solo nove minuti e veniamo autorizzati ad un avvicinamento diretto da nord per pista 20.

Virata all’ultimo per allinearci con la pista, Tocchiamo terra dolcemente e raggiungiamo il piccolo piazzale dove un’ambulanza preleva il nostro trasportato per portarlo in ospedale. Rimaniamo a bordo in tre con più di 400 kg di carburante.





Alle 10:11 abbiamo rimesso in moto, ci portiamo in testata pista e decolliamo verso nord. Viriamo e saliamo a FL300. Rispetto a questa mattina un po’ di nuvole sono comparse, ma niente di allarmante. Troviamo invece un bel po’ di vento contrario con punte di 79kts, che ci sballottano per bene con qualche scricchiolio poco rassicurante, ma meno di un’ora di volo e iniziamo la discesa verso la nostra base. Il fronte nuvoloso si è infittito.


Atterreremo sulla spiaggia dal mare verso il piccolo edificio aeroportuale. In finale, il colpo d’occhio della baia con l’enorme spiaggia è fenomenale.




Ammetto che sono molto soddisfatto da questo aeromobile. È assolutamente versatile, può partire ed atterrare su piste corte e non asfaltate, ma poi raggiunge quote di crociera con prestazioni quasi come un jet. Ideale per voli molto brevi in VFR, può anche affrontare lunghi spostamenti in IFR. Direi che è davvero completo.



Tocco morbido sulla sabbia e rallentiamo dolcemente fino a fermarci davanti all’ edificio da dove siamo partiti questa mattina. Sono le 11:37, abbiamo ancora 93kg di carburante e spegniamo i motori.
 
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